Il progetto

Come tutte le rivoluzioni, anche quella digitale ci pone di fronte a degli interrogativi. In cosa gli esseri umani non potranno mai essere superati dalle entità non umane? Gli umani hanno forse qualche “scintilla” che non potrà mai essere posseduta da un’intelligenza artificiale? Che cos’è questa “scintilla”? È quella del sogno, dell’immaginazione, dell’estro, della volontà di innovare e rompere gli schemi, della capacità di amare e di soffrire?

Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha fatto significativi progressi nella soluzione di problemi complessi: gli algoritmi di intelligenza artificiale sono in grado di diagnosticare il cancro, di assistere gli avvocati trovando correlazioni tra i vari documenti legali, di tradurre con una precisione sempre maggiore da una lingua all’altra.

Proprio mentre lo sviluppo tecnologico assottiglia sempre di più le differenze tra uomo e macchina e mentre la tecnica è sempre più funzionale, performante ed efficiente, diventa ancora più prezioso tutto ciò che ci fa sentire, indiscutibilmente e irrinunciabilmente, umani. Forse proprio immergendoci nel cuore di quello che significa essere umani, nelle sue complessità e contraddizioni, riusciremo a comprendere che tipo di futuro vogliamo costruire.

Per esplorare questi temi complessi, ma allo stesso tempo affascinanti, abbiamo intervistato alcuni esponenti della cultura italiana e internazionale, in partnership con Fondazione Pordenonelegge.it, Dedica Festival e Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone.