È la geopolitica, bellezza!

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È la geopolitica, bellezza!

Evento

È la geopolitica, bellezza!

A cura di Esploratori Culturali Marta Bertani

Dalla collaborazione con il Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone nascono queste brevi video-pillole dedicate dell’analisi geopolitica, per indagare i temi caldi del nostro tempo, in presa diretta, e riflettere su quanto accade intorno a noi, mentre lo stiamo vivendo.

Sovranismi, questione climatica, gestione della pandemia, equilibri transatlantici, terrorismo: cosa cambia e nella transizione fra Donald Trump e Joe Biden, così rilevante per i destini internazionali? Rispondono a questa domanda alcune autorevoli firme del giornalismo italiano e internazionale.

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Effetto Biden: Europa/USA, che mondo farà?

La sfida che Biden si trova ad affrontare è complessa: secondo Alan Friedman i danni strutturali al tessuto sociale degli Stati Uniti inferti da Trump sono ferite aperte che saranno difficili da rimarginare. Nelle elezioni di novembre, Trump ha ottenuto oltre 70 milioni di voti e ciò significa che il trumpismo lacererà la società americana per almeno un paio di generazioni. Biden riporterà gli USA nel sistema multilaterale dell’Organizzazione mondiale del commercio, nell’Organizzazione mondiale della sanità, nel Patto di Parigi sul clima e nell’accordo con Europa e Iran. Bisogna, però, tenere conto del fatto che Trump, nei suoi quattro anni di governo, ha lasciato ampio spazio di manovra a Russia e Turchia, che stanno riscrivendo la mappa geopolitica del Medio Oriente senza ingerenze da parte degli USA.

L’intervistato: Alan Friedman

Alan Friedman, statunitense, è giornalista esperto di economia e politica, conduttore televisivo e scrittore. È stato giovanissimo collaboratore dell’amministrazione del presidente Jimmy Carter, quindi corrispondente del «Financial Times», inviato dell’International «Herald Tribune», editorialista del «Wall Street Journal».

Dalla Casa Bianca al Far East: giro del mondo intorno al Covid

Dallo spicchio visuale degli Stati Uniti in transizione, uno sguardo sul mondo e su come il nuovo presidente eletto, Joe Biden, potrà e vorrà cambiarlo. La salute pubblica e l’uscita dall’emergenza pandemica come priorità, l’economia come necessità e la nomina del capo di Gabinetto Ron Klain come chiaro segnale di un’azione di governo interno che vuole affrontare la pandemia attraverso un piano complessivo.

L’intervistato: Claudio Pagliara

Claudio Pagliara è corrispondente-responsabile dell’ufficio di New York per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dagli Stati Uniti e, in precedenza, della Cina, del Giappone e dei Paesi del Sud-est asiatico. È stato responsabile della sede Rai per il Medio Oriente di Gerusalemme (2003-2013) e corrispondente della Rai da Parigi. Ha lavorato al «Tg2», a «Stampa Sera» e alla «Gazzetta del Popolo».

Il futuro è NATO? Dall’alleanza transatlantica all’autonomia strategica

Un’analisi a tutto campo, con il Direttore di Limes Lucio Caracciolo, sul futuro del pianeta: dalla NATO (l’alleanza politica e militare creata nel 1949 che oggi conta 30 paesi membri), all’incandescente Nord-Africa, ai “nuovi” Stati Uniti, alle pressioni dei paesi eurasiatici, al rischio di recrudescenze del terrorismo, che in Europa, nel 2020 pandemico, hanno ripreso a far parlare di sé.

L’intervistato: Lucio Caracciolo

Lucio Caracciolo dirige la rivista italiana di geopolitica «Limes» ed è presidente e responsabile dell’analisi geopolitica di «Macrogeo». Giornalista, ha lavorato al settimanale «Nuova Generazione» dal 1973 al 1975, al quotidiano «la Repubblica» dal 1976 al 1983. È stato caporedattore di «MicroMega» dal 1986 al 1995. Scrive per «la Repubblica» e per il settimanale «l’Espresso». Dal 2009 insegna Studi strategici all’Università Luiss di Roma e dal 2017 Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano.

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