Che guazzabuglio!

I promessi sposi

Che guazzabuglio!

Libro

Che guazzabuglio!

A cura di Esploratori Culturali Marta Bertani

Dieci classici per rileggere il nostro tempo: I promessi sposi 

Secondo il filosofo tedesco Hans-Georg Gadamer, prerogativa del classico è un rapporto privilegiato con il tempo. Il classico è “contemporaneo a ogni presente”.

Dieci classici per rileggere il nostro tempo è un progetto, co-creato da Esploratori Culturali e Fondazione Pordenonelegge.it, dedicato a capolavori senza tempo e ad autori che sono diventati mostri sacri.

Un viaggio di scoperta e riscoperta lungo la storia della letteratura, attraverso opere che, seppur lontane nel tempo, ci parlano a volte meglio e di più di quelle che popolano la contemporaneità.

In questo primo appuntamento, il curatore di Pordenonelegge Alberto Garlini ci guida alla scoperta di un grande capolavoro della letteratura italiana: I promessi sposi.

È stato il primo grande romanzo italiano e ha avuto un’influenza enorme su tutte le opere italiane successive. È un romanzo dal quale sono stati tratti film e sceneggiati, ma che soprattutto è entrato nell’immaginario nazionale italiano. Infatti, come affermava Pasolini, “I personaggi del Manzoni sono diventati, più ancora che quelli di Dante o dell’Ariosto, qualcosa come i personaggi delle carte da gioco: si riconoscono per un ghirigoro codificato e fissato per sempre da regole accettate da tutti ormai involontariamente. Si parla di «Lucia», di «Don Abbondio», di «Fra Cristoforo», dell’«Innominato», come appunto, mescolando disinvoltamente un mazzo di carte.”

Nel video che segue Alberto Garlini, attraverso la parola chiave guazzabuglio, ci guida attraverso le disavventure di Renzo e Lucia, in una Lombardia segnata profondamente dal dominio straniero, dalla peste, dalla rivoluzione e dalla forza imperscrutabile della provvidenza.

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